Deflusso dalle vene giugulari interne in pazienti con sclerosi multipla: venografia con catetere
È stato esaminato un protocollo di venografia con catetere che potrebbe essere utilizzato per diagnosticare attendibilmente le anomalie del deflusso venoso in pazienti con sclerosi multipla e insufficienza venosa cronica cerebrospinale ( CCSVI ), per determinare se l’angioplastica venosa è efficace nel trattamento di queste anomalie.
Sono stati selezionati 313 pazienti affetti da sclerosi multipla e 12 pazienti con malattia renale in fase terminale sottoposti a eco-color Doppler e venografia con catetere delle vene giugulari interne ( IJV ) per valutare il tempo medio di clearance del mezzo di contrasto.
Nei pazienti con anomalie di flusso venoso è stata eseguita una angioplastica delle vene giugulari interne.
Un valore cutoff medio del tempo di clearance del mezzo di contrasto di 4 secondi o meno ha dimostrato la combinazione massima di sensibilità e specificità per la vena giugulare interna destra ( sensibilità 73.4%, specificità 100% ) e sinistra ( sensibilità 91.4%, specificità 100% ).
Le vene giugulari interne con un tempo di clearance tra 4.1 e 6 secondi hanno mostrato un moderato flusso ritardato ( MDF ) e le vene giugulari interne con un tempo di clearance maggiore di 6 secondi hanno avuto grave flusso ritardato ( SDF ); l’89% dei pazienti ha mostrato MDF/SDF attraverso almeno una vena giugulare interna, il 79% ha mostrato MDF/SDF attraverso entrambe le vene giugulari interne e solo il 5% ha mostrato un flusso normale in entrambe le vene giugulari interne.
L’angioplastica con palloncino è stata immediatamente in grado di migliorare il flusso in almeno una vena giugulare interna nel 69% dei pazienti, ma il flusso venoso si è normalizzato in entrambe le vene solo nel 37% dei pazienti; un grave flusso ritardato è rimasto persistente dopo angioplastica nel 32% dei pazienti.
In conclusione, vi è un'alta prevalenza di anomalie di flusso ritardato attraverso le vene giugulari interne nei pazienti con sclerosi multipla.
L’angioplastica venosa ha dimostrato di essere efficace solo in una minoranza di pazienti con grave flusso ritardato. ( Xagena2013 )
Veroux P et al, J Vasc Interv Radiol 2013 ; 24 : 1790-1797
Neuro2013